In questo articolo vi illustriamo altri due Bonus validi non solo per tutto il 2023, ma fino al 31 dicembre 2024.
Bonus mobili
Questa agevolazione è relativa all’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici.
Pur essendo in vigore per il prossimo biennio, cambierà il tetto massimo di spesa previsto dalla Legge di Bilancio:
dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 la detrazione scende al 50% fino all’importo di 8.000 euro;
dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 la detrazione massima scende al 50% fino all’importo massimo di 5.000 euro.
Non ci saranno invece differenze per quel che riguarda la tipologia di elettrodomestici (ad alta classe energetica), mobilio e complementi d’arredo.
Sono inclusi lavori di risanamento, restauro e ristrutturazioni sia da parte del proprietario sia del locatario.
I requisiti richiesti per poter approfittare del bonus sono i seguenti:
• acquisto nel 2023 di forni non inferiore alla classe A
– acquisto nel 2023 di lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie non inferiori alla classe E
– acquisto nel 2023 di frigoriferi e congelatori non inferiori alla classe F
• realizzazione di interventi di ristrutturazione edilizia, su unità residenziali singole o su parti comuni di edifici residenziali a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui si comprano i beni
• pagamento con bonifico, carta di debito o carta di credito.
Ricordiamo che per coloro che abitano in condominio, non è possibile beneficiare del bonus mobili 2023 per arredi ed elettrodomestici per la propria abitazione.
Ecobonus
Questo Bonus è volto alla riqualificazione energetica degli edifici, ad esempio l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile e per il miglioramento termico dell’edificio.
L’Ecobonus è una detrazione dall’imposta lorda, sia IRPEF che IRES, fino al 50% o pari al 65%, a seconda del tipo di spese.
I lavori detraibili al 65% sono i seguenti:
– riqualificazione globale su edifici esistenti che devono conseguire un fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale non superiore ai valori riportati nelle tabelle di cui all’Allegato A del DM 11 marzo 2008 (modificato dal DM 26 gennaio 2010).
– isolamento dell’involucro opaco (ad esempio il rivestimento a cappotto o l’isolamento del tetto)
– installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda.
– l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione.
– la sostituzione di impianti tradizionali con l!installazione di, ad esempio: scaldacqua a pompa di calore al posto di quelli tradizionali, generatori ibridi, impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza pari alla classe A e altri ancora.
Fino al 50% si può detrarre:
– sostituzione, acquisto e posa di finestre comprensive di infissi e di schermature solari, porte esterne, portoncini…
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto.
– acquisto e posa di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
Contrariamente al bonus visto in precedenza, quest’ultimo può essere destinato sia a immobili residenziali sia commerciali, a patto che le stanze in cui verranno svolti i lavori abbiano già un impianto fisso di riscaldamento.